l’associazione

L’Associazione lacaniana internazionale Milano raccoglie l’eredità di un gruppo di lavoro, la Scuola di Psicanalisi di Milano, nato nel 1998. La sua referenza, fin d’allora, era l’Association lacanienne internationale fondata da Charles Melman subito dopo la morte di Lacan. Giovane e dinamico, il gruppo teneva seminari e lezioni nei luoghi pubblici più accreditati, la Feltrinelli di via Manzoni, la Libreria Valdese e molti altri che testimoniano del suo innesto sociale nella città meneghina

La scommessa dell’ALI Milano è quella di coniugare i nuovi sintomi con l’insegnamento dei maestri e, lavorando i loro testi e confrontandoli con la clinica, di inventare del nuovo

Successivamente, poiché i suoi membri fanno riferimento all’Association lacanienne internationale, il gruppo si dà un nuovo nome, diventa soggetto giuridico costituendosi in associazione e diventa membro di ALI in Italia.

L’ALI Milano collabora da allora con la Casa della Cultura, invita psicoanalisti italiani e francesi, promuove la ricerca sui punti cruciali che emergono nella clinica e nel sociale, la stimola laddove il sintomo si esprime con più violenza, come nella famiglia.

Cerca di preservare eredità e stile della psicoanalisi, di sostenere le difficoltà della funzione della parola, uno strumento fragile e sofisticato, ma unico e indispensabile per l’analista. Dal suo uso derivano i modi in cui, in un mondo diventato molto complesso, si può mantenere la continuità con l’insegnamento di Freud e di Lacan. La scommessa dell’ALI Milano è infatti quella di coniugare i nuovi sintomi – e le facce inedite e diverse dell’angoscia – con l’insegnamento dei maestri  e, lavorando i loro testi e confrontandoli con la clinica, di inventare del nuovo.