“Je préférerais pas”

Grandir est-il encore à l’ordre du jour ?

Autore: Jean-Pierre LEBRUN
Editore: éditions érès
Anno: 2022
Collana: Questions de société
Pagine: 176

Jean-Pierre Lebrun

Le « Je préférerais pas » du Bartleby de Melville n’est-il pas en train de se généraliser dans notre société ? Ne nous sommes-nous pas progressivement autorisés à refuser la limite, à rejeter la contrainte, toutes deux étant aujourd’hui « ressenties » comme des atteintes au développement de notre individualité ?

Jean-Pierre Lebrun lance une alerte : il existe un lien étroit entre la construction psychique individuelle et la dimension sociétale aujourd’hui largement tributaire de l’idéologie néolibérale. Notre société en mutation n’a pas pris la mesure de la nécessité de mettre fin au fantasme de toute-puissance de l’enfant pour qu’il devienne un citoyen responsable et non pas uniquement un consommateur avide, pris toujours davantage dans des addictions.

Le vivre ensemble dans nos démocraties s’en trouve ainsi mis en grande difficulté. Les impasses actuelles de la vie collective sont interrogées et illustrées par cette légitimité donnée à l’enfant comme à l’adulte d’énoncer un « Je préfèrerais pas » qui permet de se soustraire à toute contrainte ou obligation, sans même avoir à la contester.

Ultimi articoli

Lo straniero che ci abita. Dialoghi intorno al corpo

Lo straniero che ci abita. Dialoghi intorno al corpo

Lo straniero che ci abita. Dialoghi intorno al corpoEditore: Castelvecchi Anno: 2021 Collana: Correnti Pagine: 90 Marisa Fiumanò (a cura di)Con il corpo si dice molto più di quanto non si abbia intenzione di dire. Il corpo ci tradisce in continuazione, comunica ciò...

La dinamica della cura. Pulsione, rimozione, ripetizione

La dinamica della cura. Pulsione, rimozione, ripetizione

La dinamica della cura. Pulsione, rimozione, ripetizioneAutore: Jean-Paul HiltenbrandEditore: MimesisAnno: 2019Collana: NodiPagine: 132Jean-Paul HiltenbrandA cura di: Marisa Fiumanò e Alessandro BertoloniQuesto libro è composto dalle trascrizioni di tre Seminari...

Un commento al libro di Eleonora De Nardis “Sei mia”

Un commento al libro di Eleonora De Nardis “Sei mia”

Un commento al libro di Eleonora De Nardis "Sei mia"di Marisa Fiumanò23 novembre 2018SEI MIA. Amore violento: la differenza tra volontà di possesso e desiderioSei mia [1] è il titolo di un libro da cui si fa fatica a staccarsi, che si legge d'un fiato, in attesa della...

Psicanalisti a confronto con… il coronavirus

Psicanalisti a confronto con… il coronavirus

Psicanalisti a confronto con... il coronavirusDossier: ALI Milano anno: 2020Testi di: P. Barbetta, M. Fiumanò, J.-P. Lebrun, S. Morath, G. Romagnulo Alcuni psicanalisti comunicano le loro riflessioni sull’esperienza con il reale del covid 19. INDICE Pietro Barbetta....

La sessualità femminile secondo Jones, Freud e Lacan

Seminario tenuto nel quadro degli insegnamenti dell’ALI Milano
Abstract: Lacan ha cercato di conciliare le posizioni di Jones e di Freud. La posizione di Freud è quella di mantenere il primato del fallo anche per la ragazza, senza cadere nella posizione di Jones per cui la questione non è tutta nel possesso del clitoride o del fallo. In Lacan ci sono due posizioni non incompatibili a proposito della questione del fallo: una posizione nei confronti del fallo simbolico in quanto mancante, e la posizione del fallo in quanto positivizzato (posizione necessariamente perversa affinché il desiderio possa prodursi, avanzare).

Le perversioni

Lo studio della psicosi ci rivela cos’è la struttura della parola e tutte le manifestazioni delle psicosi non sono riservate ai malati mentali, ma ci riguardano tutti perché si tratta solamente della decomposizione della funzione della parola e della funzione del significante. Allo stesso modo le perversioni ci mostrano che cosa ne è della struttura del desiderio, struttura del desiderio ordinario del nevrotico.

L’interdetto dell’incesto

Se dovessi riassumere la scoperta freudiana, tutto quello che Freud ha scoperto e come Lacan ci ha insegnato a leggerlo, sarebbe – questo modo di leggerlo – di sottolineare che i fenomeni che Freud ha identificato non sono, come ha dimostrato Lacan, che delle conseguenze della parola, conseguenze del fatto che siamo esseri di parola.