L’interdetto dell’incesto
Seminario tenuto nel quadro degli insegnamenti dell’ALI Milano (presso la Casa della Cultura)
Data: 2012
Editore: Associazione lacaniana internazionale Milano
Jean-Pierre Lebrun
Se dovessi riassumere la scoperta freudiana, tutto quello che Freud ha scoperto e come Lacan ci ha insegnato a leggerlo, sarebbe – questo modo di leggerlo – di sottolineare che i fenomeni che Freud ha identificato non sono, come ha dimostrato Lacan, che delle conseguenze della parola, conseguenze del fatto che siamo esseri di parola.
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Un’altra metà del cielo. Lacan e l’omosessualità femminile
Il caso della giovane omosessuale è una pietra angolare nella clinica dell’omosessualità femminile [1]. Lacan parla della giovane omosessuale sino al 1968, anno del Seminario XV L’atto analitico dove affronta la questione dell’inconscio menzognero a proposito dei sogni riferiti dalla giovane paziente. Poi si perdono le tracce di questo caso clinico caratterizzato dal confronto fra due padri. Un padre che contrariamente a Freud soffre su un piano della sua reputazione sociale dell’omosessualità della figlia, o dichiara di soffrirne e si comporta come se fosse vero, e Freud che, al contrario, proprio negli stessi anni non sembra preoccuparsene troppo. Anna, che si dedicherà tutta la vita al padre, diventerà il primo presidente dell’IPA, con un’accettazione sociale e semipubblica della sua scelta sessuale.
“Je préférerais pas”
Le « Je préférerais pas » du Bartleby de Melville n’est-il pas en train de se généraliser dans notre société ? Ne nous sommes-nous pas progressivement autorisés à refuser la limite, à rejeter la contrainte, toutes deux étant aujourd’hui « ressenties » comme des atteintes au développement de notre individualité ?
Jean-Pierre Lebrun lance une alerte : il existe un lien étroit entre la construction psychique individuelle et la dimension sociétale aujourd’hui largement tributaire de l’idéologie néolibérale. Notre société en mutation n’a pas pris la mesure de la nécessité de mettre fin au fantasme de toute-puissance de l’enfant pour qu’il devienne un citoyen responsable et non pas uniquement un consommateur avide, pris toujours davantage dans des addictions.
Ethical and Aesthetic Explorations of Systemic Practice
In Ethical and Aesthetic Explorations of Systemic Practice, the four co-authors come together to rhizomatically consider how systemic theories can be reinvigorated in the present day.
This fascinating book uses the ideas and work of renowned anthropologist Gregory Bateson as a springboard from which to examine the fundamental tenets of systemic theory and practice, as well as looking to the work of Deleuze, Guattari, Maturana, Varela and von Foerster. Including contributions from a range of renowned therapists, each chapter examines the guiding principles from a critical perspective, asking questions around the ontology of the therapeutic encounter and the technique of therapy itself.
This revivifying volume will be of interest to systemic professionals, and those looking at how the systemic community can continue to grow and evolve.